La Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana ha presentato oggi, giovedì, il suo rapporto d'attività 2014. Da cui risulta che, dal 2008, le domande d'ammissione sono triplicate, gli studenti quasi raddoppiati come pure i dipendenti e il budget, che è passato da 69 a 116 milioni di franchi.
"È un'università legata a esperienze pratiche e ancorata al territorio", ha detto Franco Gervasoni, direttore generale, ai microfoni di Luigi Frasa delle Cronache della Svizzera italiana. "Ma ora non vogliamo più crescere a livello quantitativo, ci concentriamo sulla qualità", ha aggiunto Alberto Petruzzella, Presidente del Consiglio.
Nonostante la crescita, infatti, le ammissioni sono al di sotto delle richieste: "In molte discipline abbiamo di fatto dei numeri 'chiusi', che permettono ai diplomati tassi di occupazione molto alti", ha spiegato Gervasoni. Nel futuro della scuola ci sono le tre nuove sedi alle stazioni di Lugano, Mendrisio e a Viganello con l'Università della Svizzera italiana.
RedMM/CSI
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