È stato ritenuto incapace di intendere e di volere il 23enne del Luganese - affetto da una grave turba psichica - che lo scorso anno aggredì con un pesante attrezzo da ginnastica padre, madre, fratello e un poliziotto intervenuto per calmarlo.
Martedì mattina la corte delle assise criminali di Lugano, pur ritenendo molto gravi i fatti, ha disposto per il 23enne una presa a carico terapeutica intensiva.
Il giudice dei provvedimenti coercitivi dovrà trovare una struttura adeguata, capace di curare il giovane affetto da schizofrenia paranoide, ma anche aiutarlo in un possibile percorso di recupero ed inserimento.
Nell’attesa il giovane uomo è stato ricondotto in carcere.
CSI 18.00 del 14.07.2020 - Il servizio di Daniela Giannini
RSI Ticino e Grigioni 14.07.2020, 20:00
CSI 18.00 del 14.07.2020 - L'intervista a Maurizio Albisetti Bernasconi, presidente dell'Ufficio del Giudice dei provvedimenti coercitivi
RSI Ticino e Grigioni 14.07.2020, 20:06