Le autodenunce esenti da pena notificate nel 2018, in Ticino, alla Divisione delle contribuzioni sono state 3'098 per una sostanza complessiva emersa di 2,201 miliardi di franchi. La cifra più alta mai registrata dall’introduzione della misura nel 2010, comunica mercoledì il Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE).
Notiziario 17.00 del 09.01.2019 La voce di John Sulmoni, vicedirettore della divisione contribuzioni
RSI Info 09.01.2019, 18:10
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Nel corso del 2018, si legge in un comunicato, l’Ufficio delle procedure speciali ha evaso 1'700 pratiche, relative ad autodenunce esenti da pena e procedure ordinarie di recupero e sottrazione d’imposta, recuperando complessivamente circa 115 milioni di franchi: 19 milioni relativi alle imposte federali dirette, 55 milioni alle imposte cantonali e i restanti 41 milioni a quelle comunali.
L’aumento dei casi lo scorso anno è riconducibile soprattutto, a due fattori, spiega ancora il DFE:
La scadenza data al 30.09.2018 per riconoscere il carattere spontaneo di un’autodenuncia concernente relazioni bancarie presso istituti di credito domiciliati in paesi nei confronti dei quali lo scambio automatico internazionale d’informazioni (SAI) è entrato in vigore con effetto il 01.01.2017 tra i quali figurano, in modo particolare, gli Stati dell’Unione europea
L’effetto della politica del denaro pulito perseguita negli ultimi anni da parte delle banche svizzere.
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