I possibili legami tra società ticinesi a il clan calabrese dei Pensabene sono al centro di un'inchiesta del Ministero pubblico della Confederazione. La Polizia giudiziaria federale, riferiscono i quotidiani, martedì ha effettuato perquisizioni e interrogatori a Lugano sulla base di presunte infiltrazioni della 'ndrangheta operante nel Nord Italia.
Legami tra i Pensabene e Lugano erano già emersi lo scorso marzo quando la Direzione distrettuale antimafia di Milano aveva arrestato per associazione mafiosa 39 persone tra cui un 38enne italiano residente a Savosa con permesso B.
L’operazione non sembra connessa a quelle effettuate martedì nella regione insubrica da parte della Procura di Milano (si vedano i correlati). Il ramo luganese delle indagini è diretto dal Ministero Pubblico della Confederazione e nello specifico dal procuratore Pierluigi Pasi. Le persone sospettate sono sotto indagine anche da parte della Magistratura italiana.
Le perquisizioni sono state eseguite all’interno di alcune società attive nei settori dell'edilizia e delle transazioni finanziarie.
Diem