Ticino e Grigioni

Nessun blocco ai ristorni

Il Consiglio di Stato ha deciso di non sospendere il versamento della quota sulle imposte dei frontalieri

  • 25 giugno 2014, 15:57
  • 6 giugno 2023, 19:50
Il Consiglio di Stato ticinese

Il Consiglio di Stato ticinese

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I ristorni 2013 non saranno bloccati. Lo ha deciso questa mattina (mercoledì) il Consiglio di Stato ticinese. Per il versamento dei 58,7 milioni di franchi si sono pronunciati il presidente dell’Esecutivo Manuele Bertoli e i ministri PLR Laura Sadis e PPD Paolo Beltraminelli, che ha fatto da ago della bilancia. La votazione ha invece visto schierarsi per la sospensione i due rappresentanti leghisti Norman Gobbi e Claudio Zali.

La proposta avanzata da Gobbi e Zali di trattenere il pagamento all’Italia della parte di imposte alla fonte prelevate sui salari dei frontalieri non ha quindi fatto breccia. Il Governo ha deciso di non optare per questa soluzione, anche perché così gli è stato suggerito dalla deputazione ticinese alle Camere federali. Ad inizio giugno i parlamentari avevano ricevuto dalla consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf delle rassicurazioni sullo stato di avanzamento delle trattative fiscali con l’Italia. La ministra federale ha anche detto che se, entro la primavera 2015, non si arriverà ad un dunque, si prenderanno provvedimenti. Tale approccio ha fatto propendere il Governo cantonale per il via libera ai ristorni. Se i negoziati saranno inconcludenti però, non si esclude un blocco nel 2015.

Red. MM/Il Quotidiano/CSI

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