Le problematiche di dumping salariale che si sono venute a creare in Ticino in relazione all’afflusso di lavoratori frontalieri non sembrano delinearsi nei Grigioni. Lo sottolinea il Governo retico nella risposta a un’interpellanza del deputato mesolcinese Vittore Manuel Atanes, pubblicata in dettaglio sul Corriere del Ticino di martedì.
Il granconsigliere aveva chiesto chiarimenti sulla presenza di frontalieri in alcune aziende situate nella zona industriale di San Vittore, domandando pure quali fossero i margini di manovra del Governo grigionese per far sì che le ditte sostenute dal cantone reclutassero manodopera locale. Nella risposta l’Esecutivo rimarca come l’introduzione di salari minimi vincolanti non sia mai stata necessaria e che le condizioni salariali vanno rispettate a prescindere dall'eventuale sostegno finanziario cantonale.
Coira rimarca inoltre che quelle aziende che hanno violato per certo le condizioni di lavoro (e di stipendio), si sono sempre dette pronte a sistemare la questione adeguando i salari già in sede di procedura conciliatoria.
EnCa