Ticino e Grigioni

Nome sì, nome no: i nostri criteri

Ecco perché abbiamo pubblicato l'identità di don Samuele Tamagni e non lo abbiamo fatto in altri casi

  • 22 November 2021, 20:56
  • 10 June 2023, 14:08
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Facciamo chiarezza nei criteri che adottiamo per pubblicare e non pubblicare un nome.

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La pubblicazione del nome di don Samuele Tamagni in quanto indagato per truffa, appropriazione indebita e riciclaggio di denaro ha suscitato forti reazioni da parte del pubblico, in modo particolare dei nostri profili social.
La scelta della redazione dell'informazione RSI di pubblicare online e di citare in radio e tv il nome, si fonda su riflessioni di carattere giornalistico e giuridico.
Pubblicare il nome, nell'ambito di un'inchiesta penale, rappresenta un'eccezione possibile nel rispetto di diversi criteri.
Il ruolo di rilevanza pubblica dell'indagato: egli è un sacerdote impegnato in Ticino in diverse attività, anche a livello diocesano, rappresenta una figura di riferimento nella comunità, equiparabile a quella di un importante funzionario o di un eletto.
Il legame diretto fra il reato contestato e la funzione dell’indagato: al sacerdote vengono mosse accuse sulla gestione finanziaria di fondi di membri della sua famiglia, ma anche della parrocchia nella quale è attivo e nella fondazione intitolata al nipote.
C‘è inoltre una possibile confusione rispetto ad altri sacerdoti, estranei alla vicenda, nel caso in cui il nome non venga pubblicato.
Il fatto che l’indagato goda già di una notorietà generale: in quanto vicepresidente della fondazione Damiano Tamagni, don Samuele ha assunto negli scorsi anni una visibilità particolare, anche ma non solo grazie a programmi e servizi della RSI.
In questo caso dunque, considerato anche che don Samuele è reo confesso, la valutazione circa l’interesse pubblico preponderante era data. Il nome infine è stato fatto, in un comunicato stampa e online, anche dalla Fondazione Damiano Tamagni, presieduta dal fratello dell’indagato.
Per quanto concerne altri casi, con reati che riguardano la sfera sessuale, la diffusione dei nomi è strettamente esclusa, con lo scopo di proteggere l’identità delle vittime, ma anche degli eventuali congiunti degli indagati o condannati che nulla hanno a che vedere con il procedimento penale. Esiste un’eccezione a questo principio: il nome viene pubblicato quando sono le autorità penali stesse a chiedere di mettere in chiaro l’identità di chi è indagato, affinché potenziali vittime si possano fare avanti per essere sentite e testimoniare.
Con queste annotazioni, speriamo così di essere riusciti a contestualizzare l’iter che ci ha portato a effettuare scelte diverse per raccontare fatti di cronaca diversi fra loro.

Siamo a disposizione per ulteriori informazioni.

Reto Ceschi, responsabile informazione RSI,
Antonio Civile, responsabile informazione digitale RSI

Arrestato don Samuele Tamagni

Il Quotidiano 22.11.2021, 20:00

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