Ticino e Grigioni

Paride Pelli nuovo direttore del CDT

Sostituirà Fabio Pontiggia che a fine anno passa al beneficio del prepensionamento e dichiara: "Carta e digitale possono coesistere"

  • 24 settembre 2020, 18:44
  • 10 giugno 2023, 04:58
Da sinistra Alessandro Colombi direttore generale del Gruppo, Fabio Pontiggia direttore responsabile uscente, Paride Pelli direttore operativo della testata e il presidente del Consiglio di Fondazione per il Corriere del Ticino Fabio Soldati

Da sinistra Alessandro Colombi direttore generale del Gruppo, Fabio Pontiggia direttore responsabile uscente, Paride Pelli direttore operativo della testata e il presidente del Consiglio di Fondazione per il Corriere del Ticino Fabio Soldati

Di: Red. MM/SP

Paride Pelli, attuale direttore operativo del Corriere del Ticino, diventa direttore responsabile della testata. Lo segnala una nota stampa del gruppo editoriale. Prenderà il posto di Fabio Pontiggia che passerà al beneficio del pre-pensionamento alla fine dell’anno. Sarà coadiuvato nel suo nuovo ruolo dagli attuali vicedirettori Bruno Costantini e Gianni Righinetti.

CSI 18.00 del 24.09.2020 Parla Paride Pelli, nuovo direttore del CDT

RSI Ticino e Grigioni 24.09.2020, 20:16

  • ©Ti-Press

"Sono visto un po' come colui che cerca di portare il digitale sulla carta, ma non è cosi. Noi cercheremo di integrare carta e digitale. Questa è la nostra grande sfida: mantenere in vita il più possiible la carta. E allo stesso tempo cercheremo di incrementare gli abbonati anch sul digitale. I due modelli possono coesistere", spiega Paride Pelli alle CSI.

“Paride Pelli – dichiara il direttore generale del gruppo, Alessandro Colombi - ha l’età giusta e l’esperienza necessaria per questo incarico. Nella nostra azienda, in oltre vent’anni, si è distinto per qualità professionali e umane che lo rendono un profilo molto apprezzato e stimato anche all’interno della redazione. Ha lavorato in diversi settori del giornale, in ruoli di responsabilità, dal cartaceo al multimediale, e questa sua conoscenza approfondita rappresenta per noi un requisito di peso in un periodo di profondo cambiamento per i media”.

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