Le norme ticinesi sulla dissimulazione del volto finiranno sul tavolo del Tribunale federale. Un ricorso è infatti stato presentato lo scorso giovedì da Filippo Contarini e Martino Colombo, che contestano una violazione della libertà di espressione delle idee politiche, di autodeterminazione informativa, di manifestazione, di riunione, di movimento ed economica.
I ricorrenti affermano che la legge in questione non difende le donne e allo stesso tempo viola i diritti democratici dei cittadini. Nel comunicare l'opposizione, Contarini lancia anche una provocazione: la creazione in Via Nassa di un museo sull’emancipazione femminile.
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