È stato rilasciato in serata il segretario giudiziario del Ministero pubblico finito sotto inchiesta per infrazione alla legge federale sugli stranieri. Lo ha deciso il procuratore Nicola Respini dopo che il 41enne, fermato ieri mattina, ha sostanzialmente ammesso le proprie responsabilità. La vicenda riguarda un badante d’origine balcanica, che lavorava in nero per la famiglia del giurista.
Per regolarizzare la posizione dell’uomo, il funzionario avrebbe quantomeno agevolato un matrimonio di comodo con sua suocera. La coppia ha beneficiato indebitamente di prestazioni complementari, perché la donna, in realtà, risiedeva all’estero. Anche lei è ora a sua volta indagata, pure per infrazione alla legge federale sugli stranieri e, in più, per il reato di truffa alle assicurazioni sociali.
Il genero – ricordiamo - era già finito sotto i riflettori nel settembre dello scorso anno, mentre concorreva per il posto di procuratore pubblico lasciato libero da Amos Pagnamenta. Il nome del 41enne era apparso infatti sul Foglio ufficiale a causa della mancata notifica di un precetto esecutivo da 11mila franchi.
Lo scivolone gli era valso un ammonimento. Adesso il giurista, subito sospeso dall’incarico, rischia invece una condanna penale. Nei suoi confronti è stata inoltre avviata, sempre in seno al ministero pubblico, un’inchiesta amministrativa.
Francesco Lepori
Il Quotidiano del 22.09.2015: Inchiesta al Ministero