Simulata una presa di ostaggi su un battello
È successo negli scorsi giorni sul Lago Maggiore nell'ambito di un'esercitazione congiunta tra Svizzera e Italia
Un’importante esercitazione internazionale si è svolta negli scorsi giorni sul Lago Maggiore con la messinscena di una presa di ostaggi su un battello di linea tra Svizzera e Italia.
All’addestramento hanno preso parte agenti del Reparto interventi speciali della polizia cantonale e gli operatori del Gruppo interventi speciali dei carabinieri, unità che ha partecipato recentemente all’arresto nel latitante mafioso Matteo Messina Denaro.
Presenti pure l’Esercito svizzero con le Forze speciali e le Forze aeree. In qualità di osservatori c’erano agenti svizzeri provenienti da Vaud, Turgovia e Zurigo, anch’essi operativi con attività di polizia lacuale.
L’operazione, si legge in un comunicato, rientra nell’Accordo di collaborazione di polizia e doganale tra i due paesi, entrato in vigore il novembre 2016, che contempla per l’appunto il sostegno reciproco in situazioni di crisi o di eventi straordinari.
"All Together to Protect you"
La Svizzera è inserita, in qualità di osservatore, nell’organizzazione Europea dei Reparti Speciali di polizia ATLAS, contraddistinta dal motto "All Together to Protect you", fondata nel 2001 per il mutuo supporto tra le nazioni sotto l’egida dell’Unione Europea. Il comandante della polizia cantonale Matteo Cocchi è dal 2013 il rappresentante per la Confederazione nel Board Europeo di ATLAS e grazie a questa posizione, come già avvenuto nel 2020, è stato possibile organizzare nuovamente l’addestramento.