Turismo, dati eclatanti
La bella stagione è partita con il vento in poppa in Ticino dopo una primavera 2020 da incubo - Miglior dato di pernottamenti dal 1999
Se valutati su base annua, a causa delle restrizioni legate al coronavirus nel 2020, i dati relativi al settore alberghiero sono roboanti: nel mese di maggio c'è stato un +213%, ovvero 1,4 milioni di pernottamenti in più. La parte del leone a livello di aumento percentuale, come si evince dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST), l'hanno fatta i turisti stranieri, che hanno generato 353'000 pernottamenti, pari ad un incremento del 321,3% (+269'000). Gli ospiti indigeni hanno dal canto loro generato 1,7 milioni di pernottamenti (+196,8% o +1,1 milioni).
In Ticino, rispetto al maggio dell'anno scorso, i pernottamenti sono passati da 64'784 a 345'162. Il dato è facilmente spiegabile con la presenza di numerose restrizioni sia in Svizzera che all'estero nel maggio 2020. Se comparato all'ultimo rilevamento pre-pandemia, il numero di pernottamenti è comunque decisamente degno di nota: nel maggio 2019 nel cantone a Sud delle Alpi furono infatti 230'301. Per ritrovare una quota superiore a quella raggiunta nel 2021 bisogna risalire sino al 1999 (358'219).
I pernottamenti di quest'anno hanno quindi superato di quasi il 40% quelli pre Covid. Per Lorenzo Pianezzi, presidente di Hotellerie Suisse Ticino, si tratta di un dato certamente positivo, ma comunque prevedibile. Ascolta le sue considerazioni
Un inizio 2021 positivo
La statistica a livello nazionale rimane inoltre positiva prendendo in considerazione tutti i primi cinque mesi dell'anno: in totale si sono registrati 9,1 milioni di pernottamenti, pari a un incremento del 7,3% o di 621'000 notti rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. I visitatori stranieri hanno generato 1,7 milioni di pernottamenti (-54,7%; -2,1 milioni). Per gli ospiti indigeni sono stati rilevati 7,4 milioni di pernottamenti (+57,0%; +2,7 milioni).