Ticino e Grigioni

Un nuovo futuro per LA2

Il direttore RSI, Maurizio Canetta precisa: "Passeremo sul multimediale solo se tutta l'utenza potrà avere l'accesso"

  • 29 agosto 2018, 21:26
  • 8 giugno 2023, 23:44

CSI 18.00 del 29.08.18 Il servizio di Luigi Frasa

RSI Ticino e Grigioni 29.08.2018, 20:10

  • © Ti-Press / S. Solcà

Il Consiglio federale ha attribuito una nuova concessione alla SSR a partire dall'anno prossimo fino al 2022. Non vi sono grandissime novità rispetto a quanto anticipato negli scorsi mesi, ma ci sono importanti precisazioni di dettaglio sui contenuti che deve offrire l'emittente pubblica. Precisazioni che potranno avere delle ricadute di rilievo anche a livello regionale, ad esempio per il futuro del canale televisivo LA2 della RSI.

Le precisazioni vanno dalla richiesta di maggior trasparenza a livello contabile, sino alla definizione più esatta delle prestazioni della SSR. Per quanto riguarda, ad esempio, lo sport, l'attenzione al pubblico giovane, la collaborazione con le emittenti private e la fetta di risorse da destinare all'informazione, ossia metà dei proventi del canone. C'è anche, per quel che riguarda la Svizzera italiana, la novità di una possibile conversione multimediale del canale televisivo LA2.

“Il fatto che metà delle nostre risorse debbano essere destinate all’informazione… non è un aumento delle news. Informazione in senso lato, anche quella culturale, anche quella sportiva, quella scientifica sono informazione - precisa il direttore RSI, Maurizio Canetta -. Secondo me è la conferma di quel che già facciamo. C'è più precisione nel mandato. Per noi RSI c'è la possibilità di procedere con il progetto della nuova 2, che non passa solo per un canale televisivo ma passa attraverso il tasto rosso, in particolare per l'offerta sportiva. E' una piattaforma multimediale. Non è la decisione che si farà ma è la possibilità di farlo. Dipende da quello che stiamo verificando, ovvero soprattutto la possibilità che tutto il pubblico possa avere accesso a questa nuova offerta”.

Da Berna, quindi, giungono delle indicazioni più chiare sui compiti della SSR in attesa di una nuova legge radiotelevisiva che codifichi i nuovi indirizzi. Intanto si indicano chiaramente alcune vie da seguire, anche per la RSI.

“Degli obblighi, addirittura per esempio di approccio al pubblico giovane - sottolinea Canetta -. Il che è uno stimolo perché dobbiamo rendere conto di quel che facciamo avendo la concessione. In più dobbiamo far sì che la nostra offerta generalista tenga conto dell'impatto sociale, per esempio di un tema come l'intrattenimento”.

Intrattenimento, recita la nuova concessione, che deve soddisfare elevate esigenze etiche. La SSR, dunque, che si distingue dai fornitori commerciali.

CSI/Luigi Frasa/M. Ang.

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