Sembrano pian piano riprendersi i volumi d’affari del settore finanziario ticinese dopo i minimi toccati nel 2016. Lo ha ricordato il direttore dell’Associazione Bancaria Ticinese Franco Citterio nel suo intervento all’assemblea generale tenutasi martedì a Vezia.
“Languono, per contro, la redditività che è destinata a rimanere a livelli inferiori al passato in seguito ad un’accresciuta concorrenza internazionale e l’occupazione che risente di una lunga ristrutturazione all’interno degli istituti e di una nuova definizione dei profili professionali”.
Citterio ha inoltre lanciato un forte appello a favore dell’accesso ai mercati esteri. “È indispensabile migliorarlo” ha ricordato alludendo agli accordi con Francia e Italia, “ma i risultati tardano a arrivare”. “Negli ultimi mesi, come una ciliegina sulla torta, ad una ventina di banche in Svizzera è arrivata una lettera raccomandata dell’Agenzia delle Entrate che sollecita la trasmissione di dati e nomi concernenti l’attività svolta in passato su suolo italiano. Anche in questo caso ci siamo attivati presso le nostre Autorità per capire la portata e la legittimità di queste richieste”.
Il settore bancario verso la stabilità
Il Quotidiano 14.05.2019, 21:00