Territorio e tradizioni

Sandro Vanini: una storia ticinese visionaria

Dalla pasticceria ottocentesca ai marron glacé d’esportazione: una storia dolciaria tra artigianalità e innovazione alimentare

  • Ieri, 15:00
02:50

TopSuisse alla Sandro Vanini SA di Rivera

RSI Rete Uno 05.07.2025, 15:00

  • © Ti-Press / Alessandro Crinari
  • Marco Bitonti
Di: Alice Tognacci 

Una dolce storia dal 1871

Non tutti sanno che le radici della Sandro Vanini SA affondano ben oltre la sua nascita ufficiale, nel 1960.
Si risale addirittura al 1871, quando Vittorio Vanini, giovanissimo garzone dell’allora Caffè Jacchini in Piazza Riforma a Lugano, rilevò una bottega dolciaria, l’”Offelleria Airoli”, trasformandola in una rinomata pasticceria. Il talento di famiglia per il gusto passò poi di generazione in generazione.

Suo nipote, Sandro, non si limitò a proseguire la tradizione: nel pieno boom economico del secondo dopoguerra, fondò la sua azienda a Caslano, specializzandosi in marron glacé, mostarde e frutta candita. Una scelta non comune in Ticino, ma che anticipava tempi e tendenze.

Canditi, castagne e... un’idea di mamma

Tra le intuizioni più fortunate, c’è quella della mostarda in purea. Si racconta che nacque quasi per caso: si racconta che la madre del responsabile di produzione – il signor Filippini – suggerì di frullare la frutta candita per renderla più versatile. Oggi quella purea accompagna formaggi in tutta Europa e viene esportata in milioni di vasetti. Una storia che dimostra quanto l’inventiva possa nascere anche attorno a un tavolo di cucina.
Fu grazie a un importatore tedesco innamorato del Ticino che la mostarda Vanini trovò la sua strada verso il Nord Europa. Ancora oggi in Germania è etichettata con orgoglio come “Tessiner Original”.

Dentro la fabbrica: dove il marrone diventa glacé

A Rivera, poco sopra il Ceneri, la trasformazione delle castagne è una questione di tempo, temperatura e delicatezza. Dopo essere state cotte con attenzione per non spezzarsi, le castagne passano giorni in vasche di sciroppo sempre più denso. È un lento processo osmotico, che permette al frutto di assorbire dolcemente lo zucchero, mantenendo forma e consistenza.
Alla fine del percorso, ogni marrone viene ricomposto a mano da personale specializzato, per un lavoro di artigianato in piena regola. Alcuni dei marroni vengono glassati, altri, invece, lasciati “al naturale”, più morbidi e delicati.

Curiosità: la produzione “su misura” e l’innovazione

In Vanini non esiste il magazzino di prodotti finiti: si lavora su ordinazione, affinché vengano garantire freschezza e qualità.

E anche ai clienti di settore viene data l’opportunità di diventare co-creatori: è grazie al laboratorio di Ricerca e Sviluppo che nascono marroni personalizzati, aromatizzati al caffè, ricoperti di cioccolato o versioni senza glassa, con meno zucchero. I marroni così prodotti seguendo l’idea e la richiesta dei clienti, vengono poi testati internamente da un panel di degustatori e messi in produzione.

Che viaggio fanno le dolcezze ticinesi?

In Vanini, i marron glacé rimangono una specialità tipicamente svizzera, difficili da far conoscere all’estero, ma prodotti come la purea di castagne sono apprezzati in Asia e in America; mentre le mostarde non possono mancare in Germania.

Curiosità: una mostra che (ancora) non c’è

Non molti sanno che l’azienda custodisce anche una collezione preziosa: una serie di 20 quaderni neri, dono natalizio che Sandro Vanini regalava a clienti e autorità. Ogni libretto conteneva illustrazioni e testi originali di artisti e scrittori ticinesi, come Nag Arnoldi e Basilico. Un progetto museale per esporli – all’interno di veri container da trasporto – è stato immaginato e progettato. Per ora, resta solo sulla carta, ma chissà che in futuro...

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TopSuisse alla Sandro Vanini SA di Rivera

TopSuisse 05.07.2025, 15:00

  • Davide Gagliardi

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