I comuni in Ticino nel 2000 erano 245, oggi sono 135. Per il prossimo futuro però, il loro numero potrebbe subire una riduzione drastica: non saranno più di 23. E’ quanto si può leggere nell’atteso Piano cantonale delle Aggregazioni presentato giovedì mattina a Bellinzona e inviato a tutti i municipi, partiti e associazioni interessate.
Secondo il documento, considerato una “pietra miliare per costruire il Ticino di domani”, rimarranno solo due comuni con meno di 1'000 abitanti, Onsernone e Verzasca. Allo stesso tempo nasceranno quattro grandi città o agglomerati: oltre 90'000 abitanti a Lugano, circa 50'000 ciascuno per il Bellinzonese, il Mendrisiotto (Chiasso e Mendrisio assieme) e il Locarnese, da Brissago a Cugnasco-Gerra inglobando le Terre di Pedemonte.
Questa “rivoluzione” però dovrà affrontare non pochi ostacoli. Non tutti infatti vedono positivamente questa soluzione, come per esempio la cosiddetta cintura azzurra attorno a Lugano. I comuni finanziariamente solidi non hanno mai voluto entrare nel discorso aggregativo della città.
La tempistica
La prima consultazione si concluderà fra 4 mesi, seguirà un primo eventuale adeguamento, poi una seconda consultazione, quindi il messaggio governativo e la discussione parlamentare. Ma quando nascerà se mai nascerà il nuovo Ticino a 23? Secondo il Governo non prima del 2020.
CSI/AlesS
Altre ipotesi
Tra le ipotesi di scenari eventuali presentati dal Consiglio di Stato, viene anche ventilata l’ipotesi di un’ulteriore riduzione dei comuni, da 23 a 13 come viene illustrato nella cartina sottostante
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CSI 12.05 BOHRER - TICINO A 23 07.11.13.MUS
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VOCE GOBBI X RG 24.00.MUS
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