Un 37enne italiano con permesso B e residente a Savosa è stato arrestato martedì con altre 38 persone dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano per associazione mafiosa al clan Pensabene. Ne riferisce la Regione.
Era l'avvocato?
L’uomo, chiamato “l’avvocato” dagli altri membri del clan, avrebbe creato almeno quattro società con sede a Lugano, che fungevano da ponte con l’organizzazione criminale e consentivano di riciclare ingenti flussi di denaro. Due società sono in liquidazione, mentre le altre due sono ancora attive, ma legate ad altri nomi.
Una persona poco appariscente
L’indagato aveva un permesso B e abitava con la famiglia nella località luganese. Aveva un’aria poco appariscente, ma è finito nell’inchiesta grazie alle intercettazioni telefoniche degli inquirenti. L’accusa è di partecipazione ad associazione mafiosa, esercizio abusivo di attività creditizia e intestazione fittizia di società e di beni.