Il cielo di Marignano: silenzio, si gira
Il cielo di Marignano: silenzio, si gira (RSI)

"La guera l'è tremenda"

Sul set della docufiction che racconta Marignano

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La battaglia di Marignano, evento simbolico di una politica di non-belligeranza che contraddistingue la Svizzera da mezzo millennio: il 13 e 14 settembre 1515 gli armigeri svizzeri, formalmente al soldo del Ducato di Milano ma da tre anni padroni della Lombardia, vengono sconfitti dai francesi del Re Francesco I e dai loro alleati veneziani. Di lì in poi partirà il percorso verso la proverbiale neutralità elvetica.

Un cinquecentenario che in settembre verrà ricordato nella zona della battaglia - tra l'attuale Melegnano e San Giuliano milanese - ma anche nella Confederazione.

A Zivido, piccola località oggi costellata di capannoni, palazzi e supermercati, è possibile visitare la chiesetta quattrocentesca di Santa Maria. Tutto intorno, dopo la battaglia, vennero sepolti migliaia di caduti. Il parroco, Don Emanuele Kübler, è di origine svizzera. Testimonia di un flusso di visitatori costante e in aumento.

La SSR ha scelto tra vari progetti televisivi quello nazionale chiamato a rievocare i fatti. A vincere è stata la docufiction RSI Il cielo di Marignano, proposta dal regista Ruben Rossello. Le parti di ricostruzione storica, girate in varie location lombarde dal 2 al 6 marzo 2015, sono incentrate su una figura poco battuta, quella del condottiero vincitore, il milanese Gian Giacomo Trivulzio, al soldo dei francesi.

 

Nella fiction il Trivulzio è l'attore teatrale e doppiatore Massimo Foschi, mentre il suo siniscalco Rebucco - nei cui resoconti scritti si trovano numerosi dettagli sugli eventi - è interpretato dalla gloria del cinema ticinese Teco Celio. 

 

mz

Il servizio nel Telegiornale del 5 marzo 2015: "la guera l'è tremenda!"

 

 

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