Questo robot che porta il nome di una divinità, OriHime, è stato creato da un giovane informatico, Kentaro Yoshifuji, che ha preso spunto dalla sua personale esperienza di bambino ammalato. Per diversi anni non ha potuto frequentare la scuola né giocare con i suoi amici rimanendo confinato nella sua stanza. Per sconfiggere la solitudine e l’isolamento ha fondato Ory Laboratory e con due colleghi altrettanto giovani ha creato questi robot che interagiscono e inviano immagini da lontano. Una moderna versione delle dame di compagnia.
Il robot e la bambina
Un avatar consente a chi è disabile o immobilizzato a letto di partecipare alla vita sociale
Un robot per interagire con gli altri
RSI Info 25.11.2019, 12:45