Una stella (battezzata SDSS J1240 + 6710) sta sfrecciando "contromano" a 900'000 chilometri orari nella Via Lattea, muovendosi nel senso opposto a quello di rotazione della nostra galassia. Intercettata dal telescopio spaziale Hubble a 1'430 anni luce dalla Terra, potrebbe essere quello che resta dell'esplosione parziale di una supernova. Una teoria basata sulle sue inusuali caratteristiche: oltre alla velocità e al senso di rotazione, anche la sua composizione (un mix di carbonio, sodio e alluminio).
Si tratta di una nana bianca, ossia quel che rimane di stelle come il Sole una volta che sono giunte alla fine della loro evoluzione. I loro nuclei sono composti solitamente di carbonio e ossigeno circondati da uno strato di elio e idrogeno
Lo indica uno studio svolto da ricercatori dell'università britannica di Warwick pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
ats/mrj