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Alice

Vite, morti e miracoli

“Mie magnifiche maestre”, “La parola ai morti”, “Cartagloria”

  • Oggi
  • 1 h e 8 min
  • Michele Serra
  • Imago Images
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Le notizie delle ultime settimane ci hanno inevitabilmente riportato davanti agli occhi il nostro rapporto con il trascendente. Nostro in quanto occidentali, parte di un pezzo di mondo che per un paio di millenni è stato fortemente influenzato dal sistema di credenze del cristianesimo, e poi velocemente, nell’arco di mezzo secolo, se ne è allontanato; eppure, allo stesso tempo, sembra rimanere alla ricerca di qualcosa che possa andare oltre la realtà materiale e le nozioni scientifiche. Una ricerca che si può svolgere dentro i confini della dottrina, ma anche fuori, mentre la chiesa a sua volta sembra guardare anche ai laici, quando parla al mondo.

Nella puntata in onda sabato, i libri e gli autori protagonisti di Alice forniscono qualche risposta, ma soprattutto molte domande, sui temi fondamentali dell’esistenza: vita e morte. E, perché no, qualche eventuale miracolo.

Le vite sono quelle che racconta Fabio Genovesi in Mie magnifiche maestre (Mondadori), storie delle donne che hanno dato forma alla vita dell’autore, attraverso una serie di lezioni che l’hanno reso l’uomo che è oggi. Madri, nonne, zie, amiche, in molti casi defunte: ed ecco che il libro diventa anche occasione per una serie di riflessioni sul tempo, la memoria, e quello che c’è oltre la vita.

Le morti – o i morti – ce le racconta invece l’autore belga Philippe Boxho, autore di La parola ai morti – Indagini di un medico legale (Ponte alle Grazie). Com’è facile capire dal sottotitolo, Boxho ha un punto di osservazione privilegiato sul tema: è anatomopatologo e professore di Medicina legale, e in queste pagine ha raccolto le storie, vere, “raccontate” dai suoi cadaveri. Storie macabre, misteriose, sorprendenti, e quasi sempre inevitabilmente un po’ comiche.

I miracoli, infine, sono quelli che va cercando la protagonista di Cartagloria (Adelphi), ritorno al romanzo – con fortissime connotazioni autobiografiche – di Rosa Matteucci. Miracoli non nel senso letterale del termine, ma come metonimia di una ricerca del trascendente, condotta attraverso tutta la vita: a volte con risultati grotteschi, certo, ma capace di farle raggiungere una nuova consapevolezza. Un libro comico e commovente insieme.

Chiude la puntata di Alice Mirador, lo spazio in cui voci della letteratura in italiano raccontano le novità letterarie più sorprendenti: oggi Giuliana Altamura presenta Orbital (NN editore) di Samantha Harvey, vincitore del Booker Prize 2024.

19:29

“Mie magnifiche maestre”

Alice 03.05.2025, 14:35

  • mondadori.it
  • Michele Serra
09:51

“La parola ai morti”

Alice 03.05.2025, 14:35

  • ponteallegrazie.it
  • Michele Serra
16:38

“Cartagloria”

Alice 03.05.2025, 14:35

  • adelphi.it
  • Michele Serra
03:29

“Orbital” di Samantha Harvey

Mirador 03.05.2025, 14:35

  • nneditore.it
  • Moira Bubola

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