Ellade Bandini
Babilonia

Ellade Bandini

di Sergio Albertoni e Valerio Corzani

  • 04.08.2019
  • 1 h
  • RSI
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Ci sono musicisti che pur non essendo mai stati solisti o leader rappresentano più e meglio di molti altri la storia della musica nel loro paese. È certamente il caso del nostro ospite, che con più di 800 partecipazioni discografiche e 50 anni di carriera alle spalle è uno dei pochi musicisti italiani che potrebbe permettersi di tenere una masterclass senza suonare una nota, solo raccontando la professione del musicista dalla sua privilegiata prospettiva. L'elenco degli artisti ai quali ha prestato la sua maestrìa batteristica richiederebbe alcune puntate di "Babilonia", dunque ci rinunciamo: a 4 anni Ellade Bandini riceve come regalo di Natale una batteria giocattolo, e da allora non si è più fermato. Ancora giovanissimo, comincia a suonare a livello professionale con diverse orchestre nelle sale da ballo e night club di tutta Italia e incontra il bassista Ares Tavolazzi, con cui suonerà poi moltissimo e inciderà pure, tra le molte altre cose, la sigla del celebre cartone animato Goldrake. Proprio con Tavolazzi, e con Vince Tempera forma nel 1969 i The Pleasure Machine ed inizia con quel gruppo una lunga collaborazione con Francesco Guccini. La canzone italiana deve molto al suo prezioso impulso ritmico, da Fabrizio De André a Roberto Vecchioni, da Paolo Conte a Vinicio Capossela, da Claudio Villa a Zucchero, e l'elenco, appunto, potrebbe continuare a lungo. Anche in ambito jazzistico vanta collaborazioni importanti, tra le quali quelle con Phil Woods, Tony Scott e Franco Cerri, e più di recente ha partecipato al progetto batteristico della Drummeria, con Walter Calloni, Maxx Furian, Christian Meyer e Paolo Pellegatti. Molte, troppe altre cose sarebbero da dire sul nostro ospite, che come sempre viene coinvolto allegramente nelle scorrerìe sonore di "Babilonia".

Prima emissione domenica 02 novembre 2014

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