Cosa succede quando ci troviamo ad affrontare un evento straordinario epocale, che stravolge il nostro vivere collettivo? Qualcosa che improvvisamente ci costringe a ripensare la nostra socialità, le modalità di lavoro, gli spostamenti, i viaggi, la salute? Un rischio può essere la paranoia, che se si manifesta non sul piano individuale e clinico, ma su quello collettivo, si diffonde per infezione psichica e fa perdere il senso delle proporzioni - ci dice lo psicoanalista junghiano Luigi Zoja. Nella contingenza del momento, la pandemia cambia i parametri, trasforma il contemporaneo, anche sul piano del simbolico. Le dimensioni di tempo e spazio si alterano, si modificano. Nell’isolamento imposto, la casa si allarga, si sta con i propri cari, un aperitivo con i vicini. Molte città nel mondo si sono svuotate, senza traffico si attraversano in pochi minuti come un villaggio. Alcune distanze però sono invalicabili, non si vola più, non si esce dai confini. Rallentiamo, ci fermiamo a riflettere, siamo più introspettivi. Abbiamo più tempo, e più ansia. Elementi che si aggiungono ad altri già molto significativi delle nostre società, come la trasformazione dei rapporti interpersonali, il calo costante del quoziente di intelligenza, che nel 1900 continuava a salire, e negli ultimi due decenni tende a diminuire – è quello che è stato chiamato “rovesciamento del Flynn Effect”, la nuova malattia del mondo, dice Luigi Zoja, assieme al crollo drastico della sessualità, parallelamente ad una diffusione incontrollata della pornografia, che modifica le modalità di approccio nelle relazioni reali. Con il noto psicoanalista, una riflessione per aiutarci a comprendere da diverse angolazioni il disagio psichico, esistenziale e sociale della nostra epoca.
Il contagio della psiche - Intervista itegrale
Tra i libri dell’autore ricordiamo il fortunato libro “Paranoia. La follia che fa la Storia” (Bollati Boringhieri) un excursus sul contagio sociale di questa forma di psicopatia che ha costellato la nostra storia fino alle recentissime guerre preventive delle democrazie, a partire dai pogrom, dallo sterminio degli armeni o dall’Olocausto. Ricordiamo anche “La morte del prossimo” (Einaudi) una riflessione a partire dalla globalizzazione che favorisce la solidarietà con persone lontane, un amore per il distante promosso anche dalle nuove modalità di comunicazione e dalle low cost – ma che diviene spesso un’astrazione, a scapito dell'amore per il prossimo, e che si salda con l'indifferenza per il vicino prodotta dalla civiltà di massa e dalla scomparsa dei valori tradizionali. E dell’autore, ancora, “l gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre” (Bollati Boringhieri), “Centauri. Alle radici della violenza maschile” (Bollati Boringhieri) a cui era stata dedicata una puntata di “Geronimo”, così come per il volume “Vedere il vero e il falso” (Bollati Boringhieri). E ancora, segnaliamo, “Tra eresia e verità”, scritto con Leonardo Boff (Chiarelettere).
Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)
Zoja, Luigi. Paranoia : la follia che fa la storia. Torino : Bollati Boringhieri, 2011
Zoja, Luigi. La morte del prossimo. Torino : Einaudi, 2009
Zoja, Luigi. Il gesto di Ettore : preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre. Torino : Bollati Boringhieri, 2001
Zoja, Luigi. Centauri : alle radici della violenza maschile. Torino : Bollati Boringhieri, 2016
Zoja, Luigi. Vedere il vero e il falso. Torino : Einaudi, 2018
Altri testi di Luigi Zoja in Sbt.
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