Caterina Bueno nel documentario "Caterina" di Francesco Corsi
Grand Bazaar

Gli ottanta di Caterina Bueno

di Christian Gilardi

  • © la Repubblica - Caterina Bueno nel documentario "Caterina" di Francesco Corsi
  • 19.1.2023
  • 45 min
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  • Musica

Caterina Bueno, avrebbe compiuto quest’anno 80 anni: figlia di artisti stranieri e di una Toscana del dopoguerra rurale ed essenzialmente povera, Caterina Bueno nasce e cresce a San Domenico di Fiesole e diventa un nome tra i più importanti della musica popolare italiana. La madre di Caterina era una scrittrice svizzera, Julia Chamorel. Il padre un pittore spagnolo, Xavier Bueno, trasferitosi in Italia nel 1940 con il fratello Antonio, anche lui pittore, per unirsi ad Annigoni e Sciltian nel gruppo dei Pittori Moderni della Realtà. Ancora ventenne Caterina si mette in cerca di quei suoni e di quei temi: le ingiustizie sociali, la fatica, la lotta, la povertà, la condizione delle donne, ma anche le ninna nanne e le filastrocche dei contadini. Caterina Bueno si trasforma in una etnomusicologa, e si mette al servizio di quel patrimonio poetico e politico, recuperandolo e reinterpretandolo. Negli anni Settanta alla radio racconta le donne che lottano, del passato e del presente; ha carisma, affronta il mondo degli uomini, facendosi valere e diventa un riferimento per molte ascoltatrici. Sempre negli anni Sessanta ha contatti con il più importante istituto di etnomusicologia, l’Istituto Ernesto de Martino, ed entra a far parte de "Il Nuovo Canzoniere Italiano" Si rivela inoltre una straordinaria interprete della canzone popolare, cantante dotata di “una grande voce, inconfondibile e unica anch’essa, scura e roca nel timbro, singolarmente vicina a certi colori maschili, espressione di una personalità di interprete particolarmente vivace, e di una sensibilità femminile sensuale ed esuberante”
Il 16 luglio del 2007 la Caterina Bueno muore. Gli ultimi anni della sua carriera non sono stati facili, come anticipa già De Gregori nella canzone del 1982: “Devi rischiare la notte, il vino e la malinconia, la solitudine e le valigie di un amore che vola via. E cinquecento catenelle che si spezzano in un secondo e non ti bastano per piangere le lacrime di tutto il mondo”.

Per ricordare questo personaggio importantissimo del folk revival italiano abbiamo inviato a "Grand Baazar" una cantante, anche lei toscana, che in un certo senso ha raccolto l’eredità di Caterina: sarà con noi Ginevra di Marco.

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