concerto musica classica
La Recensione

Bolzano Festival Bozen compie 20 anni

Trenta concerti e centinaia di musicisti coinvolti

  • 29.05.2024
  • 22 min
  • Luisa Sclocchis
  • iStock
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Un ricco cartellone quello con cui Bolzano Festival Bozen festeggia i suoi primi venti anni. Trenta concerti e centinaia di musicisti coinvolti per un programma che dal 30 luglio al 10 settembre 2024 vedrà la città di Bolzano, porta delle Dolomiti, divenire crocevia di star del panorama internazionale e giovani talenti. Ad esibirsi tra castelli, palazzi barocchi, chiese gotiche e cortili popolari, artisti tra cui i pianisti Grigory Sokolov e Isata Kanneh-Mason, il mandolinista Avi Avital, il violoncellista Nicolas Altstaedt e i direttori d’orchestra Iván Fischer, Ingo Metzmacher e Gianandrea Noseda. I programmi sinfonici vedranno protagoniste due orchestre giovanili, la EUYO - European Youth Orchestra e la Mahler Jugendorchester e, ovviamente, l’Orchestra Haydn. L’edizione del 2024 celebra il centenario della morte di Ferruccio Busoni, a cui è intitolato il celebre Concorso Pianistico, e al quale la Fondazione Busoni-Mahler dedica BUSONI 100. Inoltre, per il secondo anno, il focus torna, con il progetto della Gustav Mahler Academy denominato Originalklang-Project, sulla ricostruzione del suono della Vienna di primo Novecento attraverso lo studio delle prassi esecutive dell’epoca e l’utilizzo di strumenti originali. Che prevede, in settembre, l’esecuzione di capolavori del periodo a cavallo tra Otto e Novecento e la presenza di Sir John Eliot Gardiner a curare l’esecuzione de La morte e la fanciulla di Franz Schubert nella trascrizione per orchestra d’archi di Gustav Mahler. Ma anche un workshop orchestrale, su strumenti originali, diretto da Philipp von Steinaecker, direttore artistico del progetto, che prevede la Quinta Sinfonia di Mahler ed il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Rachmaninov. Eseguito quest’ultimo dal pianista norvegese Leif Ove Andsnes su un modello di pianoforte Steinway dell’epoca, strumento su cui lo stesso Rachmaninov suonò, sotto la direzione di Gustav Mahler, nella storica esecuzione newyorchese del suo concerto nel 1910.

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