Dopo cinque anni, Dulce Pontes torna a pubblicare un album di registrazioni originali. Cantante, autrice, Dulce Pontes è inevitabilmente identificata col fado, con un riferimento ovvio ad Amália Rodrigues, se non addirittura a Maria Severa, la prima interprete che negli anni Trenta dell’Ottocento portò questa musica popolare portoghese, di origine brasiliana e africana, fuori dalle taverne di Lisbona. Ma la carriera di Dulce Pontes si è svolta in un arco di tempo nel quale il fado, più che una musica nazionale, è stato accolto come una delle tante forme della world music, il che spiega l’ampiezza e la diversità delle collaborazioni che hanno segnato le sue produzioni discografiche e le sue tournée, da Caetano Veloso ai Chieftains, da Andrea Bocelli a Yiorgos Dalaras, passando per Ennio Morricone. Il nuovo album, Perfil, segna un ritorno se non a un’ormai impossibile “purezza” del fado, a una sua centralità, capace di assorbire materiali diversi.