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Ezio Bosso: la musica e l’incanto

di Michela Daghini

  • 15.02.2016, 01:00
Ezio Bosso
  • Keystone

Prolifico, innovativo e raffinato, l' indiscusso talento di Ezio Bosso ha spaziato negli ambiti musicali più disparati, dalle composizioni classiche per le grandi orchestre sinfoniche, da camera o solistiche, alle colonne sonore per il grande schermo, al teatro, alla danza e alla sperimentazioni con i ritmi contemporanei.

Chi già lo conosceva, lo amava da anni. La consacrazione al grande pubblico è arrivata a Sanremo lo scorso 10 febbraio quando ha sedotto milioni di spettatori con l’incanto del suo pianoforte. “La musica, come la vita, si può fare solo insieme” ha ricordato il compositore. L’esecuzione di Following a bird, proposta all’Ariston e accolta con una standing ovation, ha regalato ancora una volta commozione profonda e gioia, e il video ha avuto in breve tempo un milione di condivisioni. In fondo è a questo che l’artista torinese ha dedicato la sua musica, alle emozioni, all’essere umano e al suo confronto con la natura e gli eventi. Lo ha fatto nelle sue numerose collaborazioni internazionali, nelle grandi sale da concerto, nella danza, nel cinema, e nel suo recente album "The 12th Room"(Egea Music) ora primo nella classifica di vendita iTunes in Italia. Registrato quasi interamente live a settembre 2015 durante i concerti al Teatro Sociale di Gualtieri (Reggio Emilia), il concept album è composto da due cd: un primo disco con quattro brani inediti e sette di repertorio pianistico, ognuno dei quali rappresenta metaforicamente le fasi che attraversiamo nella vita e un secondo disco contenente la Sonata No. 1 in Sol Minore che simboleggia la dodicesima stanza – l’ultima.

Come solista, come direttore o in formazioni da camera si è esibito nelle più importanti stagioni concertistiche internazionali come Royal Festival Hall, Southbank Center London, Sydney Opera House, Palacio de las Bellas Artes di Mexico city, Teatro Colon di Buenos Aires, Carnegie Hall NYC, Teatro Regio di Torino, Houston Symphony, Auditorium Parco della Musica Roma, e molti anni fa ha collaborato per diversi anni con la nostra Orchestra della Svizzera italiana. Si è formato a Vienna sotto la guida di Streicher.

Insignito di numerosi riconoscimenti, la sua musica viene richiesta nella danza dai grandi coreografi come Christopher Wheeldon, Edwaard Lliang o Rafael Bonachela, nel teatro da registi come James Thierrèe e nel cinema ricordiamo il noto il sodalizio artistico con Gabriele Salvatores per il quale ha composto anche l’intensa colonna sonora per quartetto d'archi del film “Io non ho paura”.

Attualmente vive a Londra, dove è stato direttore stabile e artistico dell’unica orchestra d’archi di grande numero inglese, The London Strings, e
arriverà al LAC di Lugano il 12 maggio 2016.

Qui vi riproponiamo un’intervista, "L’uomo in partitura", realizzata nel dicembre del 2009 nella sua casa londinese.

L’uomo in partitura
Laser
21 dicembre 2009

25:07

L'uomo in partitura: incontro con Ezio Bosso

Laser 16.02.2016, 09:56

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