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Hollywood addio, scelgo il teatro
Laser 27.07.2015, 11:00
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Quando si dice Tim Robbins si dice Premio Oscar, ma si dice anche impegno sociale e personalità poliedrica: attore, regista, sceneggiatore, drammaturgo, produttore e perfino cantautore, lega il suo nome a film come I protagonisti (The Player, 1992, di Robert Altman, Palma d’Oro al Festival di Cannes per il miglior attore) Dead Man Walking (1996, nomination all’Oscar per la regia), Mystic River (2004, di Clint Eastwood, premio Oscar per il miglior attore non protagonista).
Figlio di un musicista, californiano cresciuto a New York, Tim Robbins ha cominciato con il teatro proprio nella Grande Mela, fino a fondare la sua compagnia, The Actor’s Gang, a Los Angeles nel 1981. La compagnia, che da allora non ha cessato di portare avanti la sua attività, nonostante i momenti difficili, è stata di recente in tournée in Europa, toccando Francia, Italia e Spagna. A Milano il Teatro dell’Arte nel palazzo della Triennale ha ospitato, all’interno della sua stagione, il classico di William Shakespeare A Midsummer Night’s Dream, di cui Tim Robbins ha curato la regia. Impegnato nel portare l’attività teatrale all’interno dei penitenziari e nelle scuole di Los Angeles, dove i tagli alla cultura hanno colpito i corsi legati alle arti, Tim Robbins non ha peli sulla lingua e racconta perché oggi preferisce il teatro al cinema: “a Hollywood –sostiene- chi ha potere non ha coraggio”.