Roland Barthes
Moby Dick

Il neutro e la neutralità in politica

Con Simona Boscani Leoni, storica dell’UNIL, Orazio Martinetti, storico e giornalista, Pierre Rusconi, parlamentare UDC e la scienza l’antropologa Daniela Cerqui Ducret.

  • 30.09.2023
  • 2 h
  • Enrico Bianda
  • Keystone
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Il tema del “Moby Dick” seguiva come spesso accade quello del Dossier di “Alphaville”. Questa volta l’occasione era data dalla pubblicazione per Seuil in Francia del volume “Le Neutre” di Roland Barthes. Sono le trascrizioni delle lezioni tenute dal semiologo al Collège de France nel 1978, e di cui fino ad ora mancava la restituzione fedele resa grazie alla trascrizione delle registrazioni audio.

Il tema che il semiologo francese ha scelto, per le sue tredici lezioni, è dunque Il Neutro. Un concetto che, potremmo dire, percorre tutta la sua opera, dal “Grado zero della scrittura” (1953) alla “Camera chiara” (1980). Investendo un modus operandi tipico della filosofia scettica e della fenomenologia, Barthes sceglie di utilizzare l’epochè, cioè l’arte della sospensione del giudizio. Il suo seminario, vero culmine di un’opera tutta intenta a scongiurare le gerarchie e i paradigmi, parte dall’idea che il neutro non è solo un tema, ma anche un metodo.

Dalle riflessioni della settimana di “Alphaville” restava fuori la politica, che “Moby Dick” ha integrato tornando a riflettere sulla neutralità svizzera nella prima parte, con un dibattito che ha visto protagonisti Simona Boscani Leoni, storica dell’UNIL, Orazio Martinetti, storico e giornalista e Pierre Rusconi, parlamentare UDC di lunga esperienza.

L’ultima parte del programma ha visto intervenire sui temi della neutralità della scienza l’antropologa losannese Daniela Cerqui Ducret.

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