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Moby Dick

La tortura è quella di prima

di Alessandro Bertellotti

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  • 17.12.2022
  • 1 h e 38 min
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  • Scienze umane e sociali

La frase prosegue con “solo la Terra è rimpicciolita”, nella poesia della Premio Nobel Wislava Szymborska, intitolata appunto "Tortura". Prendendo spunto dalla nuova pubblicazione per i tipi di Einaudi del volume di Henri Alleg “La tortura” (la question, in francese, del 1958), che dominò il dibattito in Francia e in Europa dopo l’indipendenza dell’Algeria, sui metodi utilizzati dall’esercito francese per ottenere informazioni dalle persone arrestate (tra cui anche Alleg, all’epoca direttore del quotidiano comunista Alger Républicain), "Moby Dick" affronta il tema della tortura da diversi punti di vista. Le pratiche violente o degradanti fanno da sempre parte della storia del genere umano, e comprende anche trattamenti degradanti e umilianti senza necessariamente ricorrere alla violenza fisica. Le pratiche crudeli sono anche oggetto di attenzione da parte delle istituzioni internazionali e dell’opinione pubblica, che cercano di segnalare e ridurre un’attività che ha il preciso obiettivo di ledere la dignità umana.

Con Mauro Palma, ex presidente del comitato europeo per la prevenzione della tortura e presidente del Garante nazionale italiano dei diritti delle persone private della libertà personale e il Prof. Adriano Prosperi, storico, saggista, professore di Storia moderna all’Università di Pisa.

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