Teatro alla Scala, Milano
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Andrea Marcon sul podio del Teatro alla Scala per "Li zite 'ngalera", regia di Leo Muscato

di Luisa Sclocchis

  • 19.04.2023
  • 25 min
  • Keystone
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Il sipario del Teatro alla Scala si apre, dal 14 al 21 aprile, sulla Napoli di inizio XVIII secolo. Va in scena "Li zite ‘ngalera", commedia in musica in tre atti di Leonardo Vinci su libretto, e versi in lingua partenopea, di Bernardo Saddumene. Così prosegue il progetto di riscoperta e rilancio del repertorio barocco italiano inaugurato nel 2021 con "La Calisto", titolo veneziano di Francesco Cavalli. Sul podio per "Li zite ‘ngalera" Andrea Marcon alla guida dell’orchestra del Teatro impegnata su strumenti storici, con la partecipazione di elementi de La Cetra Barockorchester, mentre la regia di questa produzione scaligera è affidata a Leo Muscato. Li abbiamo incontrati nel ridotto dei palchi del Teatro alla Scala in occasione della conferenza stampa di presentazione de "Li zite ‘ngalera". Occasione propizia per tracciare un ritratto d’artista di Andrea Marcon, clavicembalista, organista e direttore d’orchestra. È tra i fondatori dei “Sonatori della gioiosa marca” ma il suo nome, dal 1997, è legato alla Venice Baroque Orchestra, ensemble fondato a Venezia - in collaborazione con l'Accademia di San Rocco - con l'intento di proporre capolavori dimenticati ed inediti del barocco veneziano utilizzando strumenti originali. È inoltre direttore artistico de La Cetra Barockorchester & Vokalensemble Basel e alla veste di esecutore e interprete affianca quella di didatta: è stato docente in vari conservatori italiani (Vicenza, Mantova, Foggia, Trento), nel 2012 è nominato professore titolare della cattedra di clavicembalo presso il Mozarteum di Salisburgo ed è attualmente professore ordinario della cattedra di clavicembalo, organo e prassi esecutive presso la Schola Cantorum Basiliensis.

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