Di lui sono rimaste poco più di trenta opere; fra queste alcuni capolavori assoluti, come l’Annunciata, il Ritratto d’uomo di Cefalù, il San Girolamo nello studio, che si possono ammirare ora nelle sale di Palazzo Reale a Milano fino al 2 giugno. Antonello da Messina, maestro indiscusso del Quattrocento italiano, innovatore del genere del ritratto, mantiene intatto attraverso i secoli il suo potere di fascinazione. A lungo si è identificato con il mito vasariano del pittore che ha rubato il segreto della tecnica a olio dei fiamminghi; oggi Antonello da Messina è il “pictore ceciliano” in grado di “assimilare, fondere e riproporre le più disparate tendenze della sua epoca”, come ha scritto Giovanni Carlo Federico Villa, il curatore dell’esposizione milanese che sarà ospite di “Voci dipinte”.
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