Theodor Adorno
Voi che sapete...

Variazioni sul jazz

di Valentina Bensi e Giovanni Conti

  • 04.02.2021
  • 30 min
  • KEYSTONE/Peter Hillebrecht
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Il pensiero di Theodor W. Adorno è attualmente oggetto di un’importante opera di riscoperta al centro della quale si situa, accanto alla parte più squisitamente filosofico-teoretica del suo pensiero, la sua filosofia della musica. La recente pubblicazione di "Variazioni sul jazz. Critica della musica come merce" (Ed.Mimesis) raccoglie per la prima volta in italiano, sette brevi saggi dedicati da Adorno alla musica jazz redatti tra il ’33 e il ’53, conclusi dalla sua replica alle critiche ricevute da Joachim Berendt. Anziché concentrarsi sull’analisi dei fenomeni più tradizionali e “colti” – in primis la musica classica – l’Adorno musicologo preferì estendere la propria indagine a quelle produzioni popular legate all’ambito dell’industria culturale, tra le quali figura il jazz. I suoi saggi si sono rivelati fondamentali per la nascita degli studi sul genere e per l’affermazione del campo di ricerca autonomo conosciuto come “Popular Music Studies”. Un’opera essenziale per comprendere la concezione di uno dei primi autori che ispezionò, spesso in modo fortemente critico, il jazz come materia di studio per il pensiero filosofico. Come affermava il celebre musicologo Richard Middleton: “Chiunque creda che sia importante studiare la popular music deve far proprio il pensiero di Adorno. Per quanto questa teoria si presenti a volte problematica, la sua forza è innegabile”.

Al microfono di Valentina Bensi e Giovanni Conti ci saranno Giovanni Matteucci, Professore ordinario di Estetica all'Università di Bologna e Stefano Marino, Professore Associato di Estetica all'Università di Bologna.

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