Test rapidi gratuiti per tutti in Mesolcina
Modem

Test rapidi a tappeto

Il Consiglio federale sollecitato da più parti a cambiare strategia, sul "Modello Grigioni" per controllare e contenere la diffusione del Covid-19

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  • 26.1.2021
  • 38 min
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Test rapidi, estesi a tappeto. E’ quanto ci si aspetta tra due giorni dal Consiglio federale, chiamato a rispondere alle sollecitazioni di cantoni e ambienti economici e sociali. La Svizzera si appresta dunque a vivere una svolta nella lotta all’incalzare della pandemia, anche per poter meglio contrastare le temute mutazioni del virus.

E questo grazie, appunto, ad una maggiore diffusione dello strumento del test rapido, in particolare nelle scuole, nelle strutture sanitarie e nelle grandi aziende, alla ricerca delle persone ammalate o potenzialmente contagiose. Un’inversione di paradigma dunque nella lotta al virus, con il consiglio federale pronto, ma vedremo se sarà davvero così, a metter mano anche al portafoglio, per finanziarie questi test rapidi.

In questa puntata di Modem apriamo anche un capitolo dedicato a quello che ormai viene chiamato il “modello grigionese”, visto che il cantone retico è pioniere in Svizzera nell’uso di questo strumento.

Con un occhio anche all’altro tema del momento: la richiesta da parte di tutte le forze politiche del Paese (e non più soltanto dell'UDC) di maggiori controlli alla frontiera, come del resto sta avvenendo in molti altri paesi del mondo -

Ne discutiamo a Modem con:

Marina Jamniki, medica cantonale del Canto Grigioni
Stefano Modenini, direttore di AITI, l'Associazione Industrie Ticinesi
Giangiorgio Gargantini, segretario regionale del sindacato UNIA Ticino
Alessandro Diana, vaccinologo e infettivologo docente all'Università di Ginevra
Ivan Pola, del Centro sanitario Valposchiavo

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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