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Controcorrente

“Quando fai un figlio?”, quella domanda inelegante e inopportuna che invade la sfera privata e intima delle donne

Di Antonio Bolzani

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  • 17.5.2023
  • 41 min
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Quella domanda (un po’ fastidiosa, inopportuna e inelegante…) che molte donne spesso si sentono ancora o si sono sentite rivolgere: “Quando fai un figlio?”. L’ex campionessa italiana di nuoto Federica Pellegrini, stufa di doversi sempre soffermare durante le interviste anche sulle sue future intenzioni di avere una gravidanza e degli eredi, ha riportato d’attualità il tema che riguarda la pressione sulla maternità, un argomento ancora presente nelle conversazioni della nostra società nella quale si dà per scontato che prima o poi la donna assumerà inevitabilmente anche il ruolo di madre di uno o più figli. «Come se in fondo non avessimo davvero fatto tutto quello che c’era da fare -ha raccontato la Pellegrini- se alla fine non mettiamo al mondo almeno un figlio. O peggio ancora, come se potessimo finalmente fare quello a cui siamo destinate, dopo aver perso tempo facendo qualcosa, vincere, che in fondo è territorio per gli uomini. Ti sei divertita? Bene, adesso basta, mettiti a fare la mamma». Capita frequentemente, molte volte senza malizia né cattiveria, che durante una normalissima chiacchierata fra conoscenti e amici, arrivi la classica e fatidica domanda: “A quando un bimbo?”. Agli uomini viene posto lo stesso interrogativo con la stessa ripetitività e con la medesima curiosità? Si chiude il “cerchio di realizzazione” della donna soltanto se, ad un certo momento della sua vita, diventerà madre? Alcune donne non possono o non vogliono per varie ragioni avere dei figli e può essere quindi molto doloroso per loro parlarne; altre non sono interessate; ed altre ancora non desiderano raccontare le scelte che appartengono alla loro sfera intima, privata e familiare: ma allora perché si fa ancora questa domanda, sperando di ricevere i motivi e le spiegazioni di una scelta ma nel contempo creando spesso disagio, imbarazzo e fastidio nelle donne? L'istinto materno può anche non esistere e ciò non toglie nulla alla vita di una donna, così come può accadere che, dopo aver avuto un figlio, si scelga consapevolmente (e sempre legittimamente) di non averne altri. Per quale motivo la riproduzione di una famiglia sembra essere qualcosa di cui si può chiedere liberamente senza tabù?
Ne parliamo nella puntata odierna: dite la vostra, telefonandoci allo 0848 03 08 08 o scrivendoci via Whatsapp allo 076 321 11 13.

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