vecchia fabbrica abbandonata, riattata, ristrutturata
Controcorrente

La cultura alternativa riguarda soltanto i giovani? Quali spazi e quali luoghi occorre mettere a disposizione della cultura indipendente?

Con Antonio Bolzani

  • 26.01.2023
  • 26 min
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Negli ultimi anni le esigenze e le richieste di coloro che offrono delle proposte di cultura alternativa sono state spesso al centro del dibattito pubblico: le autorità politiche a scadenze sempre più regolari propongono, fra parecchie difficoltà, le loro soluzioni; e i giovani indicano quali potrebbero essere le strade da percorrere. La cultura alternativa o indipendente, da non confondere con l’autogestione e nemmeno con la cultura di nicchia, in queste settimane è ritornata di grande attualità in Ticino e, soprattutto, a Lugano, tanto che si discute anche sulla terminologia esatta per definirla: vanno bene le espressioni “controcultura” o “cultura dal basso”? Al di là delle parecchie definizioni che sono oramai entrate nel linguaggio dei media e dell’opinione pubblica, non tutti hanno però compreso in modo preciso cosa significhi concretamente proporre della cultura alternativa. Lo spunto odierno nasce quindi da quanto molti di voi avranno visto nell’area della Gerra a Lugano, nel quartiere di Molino Nuovo, dove -dallo scorso mese di dicembre- è presente La Straordinaria Tour Vagabonde che è una grande struttura itinerante che permette di accogliere importanti spettacoli di tutte le discipline artistiche e un pubblico di oltre 300 persone. Si tratta di un tendone nomade che propone una quantità di spettacoli e di contenuti culturali di vario tipo. L’esperienza sta riscuotendo ampi e trasversali consensi, piace molto ad un pubblico molto eterogeno e suscita curiosità, confronto e interesse. Questo tendone è in pratica uno spazio aperto alle associazioni culturali e socio-culturali della Svizzera italiana che nutrono il bisogno di operare in un luogo ben definito poiché faticano a trovarne di adeguati, idonei e disponibili sul territorio. Ma la cultura indipendente o alternativa riguarda soltanto la popolazione più giovane? Di che tipo di spazi e di quali strutture hanno bisogno i giovani? Si fa abbastanza per promuovere queste forme socio-culturali alternative alla cosiddetta cultura ufficiale e istituzionale? Chi dovrebbe occuparsi di mettere a disposizione quegli ambiti spazi: l’ente pubblico o le associazioni private? Dite la vostra nella puntata odierna.

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