La consulenza

Imparare a giocare o giocare per imparare?

Con Antonio Bolzani

Lego, Bambino, Giochi per bambini, Giocare, Figli, Blocco di edificio
37:49

Imparare a giocare o giocare per imparare, La consulenza 29.03.16

La consulenza 29.03.2016, 15:30

L’argomento di oggi riguarda i giovani e i giovanissimi, cioè i bambini: ci soffermiamo su come favorire la crescita e lo sviluppo dei propri figli attraverso il gioco. Vi spieghiamo come sviluppare delle abilità e delle strategie educative efficaci utilizzando il gioco come strumento di comprensione e sintonizzazione con il bambino, di crescita, di sviluppo delle abilità e di prevenzione di potenziali disagi. È risaputo che il gioco è importante per la felicità e il benessere umano, così come l’amore e il lavoro; alcuni dei più grandi pensatori di tutti i tempi, tra i quali Aristotele e Platone, hanno riflettuto sul perché il gioco sia così fondamentale per le nostre vite. Giocare è divertente e piacevole, eleva il nostro spirito e rallegra la nostra prospettiva sulla vita ed è una vera e propria terapia psicologica. Sviluppa, inoltre, l’espressione, la conoscenza e la realizzazione di se stessi, potenziando anche il senso di autoefficacia, particolarmente importante nel periodo dell’adolescenza. Il gioco può essere anche terapeutico, allevia i sentimenti legati a stress e noia, ci connette e ci relaziona con le persone in modo positivo, stimola la creatività e rafforza il nostro ego. Inoltre il gioco ci permette di praticare quelle abilità e quei ruoli necessari per la vita di tutti i giorni. Giocando si impara - certo, si può imparare anche a giocare- ma l’apprendimento e lo sviluppo progrediscono meglio attraverso il gioco.
Ma è meglio il gioco libero o il gioco organizzato e mediato da adulti?

Ospite:
Isabella Cassina
, specialista nel gioco terapeutico
Claudio Mochi, psicologo

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