barriere architettoniche invalidi, scale
Millevoci

Barriere architettoniche e disabilità: perché è sempre più importante progettare con -e non per!- le persone disabili (3./3)

Dibattito a cura di Antonio Bolzani

  • 28.09.2022
  • 55 min
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Persone con disabilità e barriere architettoniche: a che punto siamo? Secondo quanto indicano gli esperti nel corso degli anni c’è stato un miglioramento verso la comprensione dei problemi connessi alla disabilità così come è aumentato l'impegno per garantire la dignità, i diritti e il benessere delle persone interessate, ma c'è ancora parecchio da fare nonostante un cambiamento di mentalità e gli sforzi e gli investimenti fatti. In Ticino, ad esempio, vi sono ancora troppe barriere, nonostante i passi avanti per garantire la mobilità a tutta la popolazione; in effetti sono ancora molti gli ostacoli che mettono in difficoltà le persone con disabilità. Oggi vi sono delle leggi chiare e mirate per l’accessibilità dei disabili e varie associazioni sono attive nella consulenza diretta: si è insomma sulla buona strada, ma il messaggio rimane quello che è importante progettare bene e in anticipo (e non a posteriori) a delle soluzioni che includano tutti. Insomma, bisogna progettare con le persone con disabilità -coinvolgendole nella progettazione, ad esempio prima di costruire uno stabile- e non per le persone con disabilità! Pensare prima a delle soluzioni e non adeguarle dopo. Ma dove si riscontrano le maggiori difficoltà? Di che tipo sono e dove si riscontrano più frequentemente gli ostacoli che rendono difficili e limitano gli spostamenti dei disabili o che impediscono la fruizione di servizi? Quando si progetta un’infrastruttura o un’opera -privata e pubblica- vengono consultate le associazioni che si occupano dell’inclusione delle persone con andicap? Sui trasporti pubblici i conducenti e, più in generale, il personale sono sensibilizzati, formati e in grado di aiutare coloro che hanno bisogno di salire e di scendere da un mezzo? Le persone con disabilità vorrebbero raggiungere il maggior livello di indipendenza e autonomia possibile e taluni, infastiditi dal dover chiedere sempre aiuto a terze persone, evitano quindi direttamente di uscire o di recarsi in determinati luoghi in cui sanno che non possono muoversi liberamente. Proprio sull’autonomia negli spostamenti, sull’indipendenza nella mobilità e sulle soluzioni architettoniche per aumentare l'accessibilità negli spazi altrimenti preclusi alle persone con disabilità ci soffermiamo nella puntata odierna, nella quale diamo anche spazio a due discipline sportive che nel prossimo mese di ottobre vedranno i disabili protagonisti e in campo: la pallacanestro in Ticino e lo judo a Poschiavo.

Partecipano alla trasmissione:
Arch. Caterina Cavo
, responsabile barriere architettoniche di “Inclusione andicap Ticino
Claudia Bianchini, collaboratrice del settore comunicazione di “Inclusione andicap Ticino” e coordinatrice per i corsi di sensibilizzazione dell’ASTAG
Remo Semmler, allenatore e giocatore della squadra Ticino Bulls del Gruppo Paraplegici Ticino
Maurizio Secundo, collaboratore di Special Olympics Svizzera

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