Millevoci: Lo schwa e la lingua senza sesso
A rilanciare il dibattito e le conseguenti polemiche sulla lingua inclusiva è stato un recente articolo della scrittrice sarda Michela Murgia. Che propugna, in nome di una lingua non sessista, l’introduzione dello schwa “ǝ”, al singolare, e la schwa lunga, “з”, al plurale. Articoli, pronomi, aggettivi, participi passati dovrebbero secondo Michela Murgia trovare una dimensione non sessista, e dunque ecco apparire questa lettera non presente nell’alfabeto italiano e che la cui pronuncia nel mondo italofono esiste solo nel meridione della Penisola. Gli ospiti del programma, tutti esperti di questioni linguistiche dibatteranno sul senso di queste proposte: delirante eccesso di oliticamente corretto o misura che sottolinea la necessità di riconsiderare gli aspetti sessisti che si annidano nella nostra lingua? Sta di fatto che mentre da noi si comincia solo ora a discuterne in un paese come la Francia la lingua inclusiva è già stata formalmente bandita dalle scuole e dalla pubblica amministrazione.
Sono ospiti:
Michele Cortellazzo, professore di linguistica all’Università di Padova
Vera Gheno, sociolinguista all’Università di Firenze
Alessio Petralli, Linguista, direttore della Fondazione Möbius
Roberto Scarcella, editorialista a La Regione
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