Robot
Millevoci

Quando le macchine svilupperanno una coscienza…?

Di Nicola Colotti

  • 16.05.2023
  • 41 min
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Si continua a discutere, soprattutto nei media, dei potenziali pericoli legati a uno sviluppo incontrollato di sofisticate forme di intelligenza artificiale: dai programmi di dialogo interattivo e di elaborazione “intelligente” ai robot capaci di empatia con le persone, gli scenari di un futuro dominato dalle macchine (intelligenti o meno) suscita qualche legittimo timore. È forse giunto il momento di guardare quanto si prospetta all’orizzonte con un certo pacato distacco. Siamo a un bivio, da un lato uno sviluppo incontrollato delle tecnologie digitali di massa governate dalle aziende big tech che ci porterebbe alla perdita di posti di lavoro meno qualificati ma anche più ripetitivi, dall’altro un progresso tecnologico umanizzato - e umanistico, verrebbe da dire - con macchine capaci (già ora) di interagire fisicamente ed empaticamente con ciascuno di noi. Fino a che punto dobbiamo temere un’evoluzione verso forme di Intelligenza artificiale in grado di sviluppare in futuro una coscienza di sé? I racconti di Isaac Asimov sono pieni di robot che sfuggono al controllo di tecnici e ingegneri acquisendo un’imprevista coscienza di sé. Nella fantascienza come nella realtà, tuttavia, la perdita di controllo e le conseguenze negative che ne derivano non sono da imputare alle macchine ma agli esseri umani che le hanno costruite e programmate. Al di là della capacità intrinseca di qualsiasi forma di Intelligenza artificiale di imparare inglobando grandi quantità di dati, sta agli esseri umani programmare le macchine dotandole di più o meno grandi capacità di apprendimento, e non alle macchine di programmare il presente e il futuro degli esseri umani. È forse venuto il momento di ribadire questo concetto, con tutto ciò che ne consegue.

Ospiti della puntata:
Antonio Chella
, professore di robotica, direttore del RoboticsLab del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo
Arianna Pipitone, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche all'Università di Palermo e del CNR. Svolge ricerca in sinergia con il RoboticsLab di Palermo
Alessandro Longo, giornalista esperto di tecnologia digitale, direttore di Agendadigitale.eu e Cyber Security 360
Elisa Rubegni, professoressa associata al dipartimento di Informatica e all’istituto di Data Science dell’Università di Lancaster (GB), docente in SUPSI

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