Fonoteca nazionale svizzera di Lugano
Millevoci

Un nuovo “custode” della nostra memoria sonora

Con Nicola Colotti

  • Fonoteca.ch
  • 7.1.2019
  • 55 min
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  • Società

Dopo esserne stato il responsabile per vent’anni, Pio Pellizzari lascerà a fine febbraio la carica di direttore della Fonoteca nazionale svizzera nelle mani di Günther Giovannoni, attuale conservatore e amministratore del Museo delle culture di Lugano.

L’occasione per incontrare i protagonisti di questo avvicendamento che rappresenta, come sottolineava il comunicato di nomina di Giovannoni, un “rafforzamento per la rete territoriale della cultura”.
La Fonoteca nazionale svizzera rappresenta un patrimonio unico e straordinario: la nostra memoria sonora raccolta, catalogata e conservata perché i suoni (musica e voci del passato e del presente) e i documenti scritti siano accessibili a tutti. Sono circa 500 mila i supporti sonori conservati a Lugano dove la Fonoteca ha sede (al Centro San Carlo di Besso).

Con una ventina di collaboratori, finanziata dalla Confederazione, dal Canton Ticino e dalla Città la Fonoteca nazionale di Lugano rappresenta un luogo di eccellenza per quanto riguarda il restauro e la conservazione di suoni di ogni genere che sono un patrimonio storico importante per la cultura e l’identità svizzere.
Uno sguardo al futuro con il nuovo responsabile della Fonoteca nazionale senza dimenticare l’importante lavoro di chi lascia: nel segno della conservazione e dell’innovazione del patrimonio sonoro che ci appartiene.

Ospiti:
Günther Giovannoni
, attuale conservatore del Museo delle culture, nuovo responsabile della Fonoteca nazionale svizzera
Pio Pellizzari, direttore responsabile della Fonoteca nazionale svizzera di Lugano
Theo Maeusli, responsabile nazionale per le teche SSR dei contatti con le istituzioni

Un nuovo “custode” della nostra memoria sonora, foto

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