“Nelle nostre azioni, la poesia diventa pittura, la pittura diventa poesia, la musica diventa azione, la pittura d’azione diventa teatro”, così raccontava il suo lavoro l’artista viennese Hermann Nitsch, morto all’età di 83 anni. Pioniere dell’Azionismo viennese, ne è stato uno degli esponenti più radicali, protagonista di performance che hanno, in più di un’occasione, spaccato in due l’opinione pubblica. Performance con corpi nudi, animali sgozzati, sangue e interiora, perché Hermann Nitsch era convinto che le sue azioni dovessero suscitare nello spettatore disgusto e ribrezzo, per poter innescare una controreazione di catarsi e purificazione. Il ricordo del gallerista Giuseppe Morra, anima della Fondazione Morra per l’arte contemporanea che, a Napoli, all’amico artista ha dedicato il Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch.
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