“Il carillon delle ombre” di Nicola Montenz, edizioni Pendragon (dettaglio di copertina)
La Recensione

“Il carillon delle ombre”

di Luisa Sclocchis

  • 30.11.2022
  • 14 min
  • www.pendragon.it
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Da una telefonata a Berlino, nel cuore della notte, inizia il viaggio alla ricerca del passato di Jacopo Coen, musicologo e direttore d'orchestra di origini italiane. Così, si mette in moto il meccanismo del carillon della memoria. Riprende forma un’intera esistenza, fatta di musiche, voci e sguardi che affiorano per un attimo, lasciando intuire percorsi oscuri e attimi di felicità travolgente. Ambientato nel triangolo Bologna-Parigi-Berlino tra il 1976 e il 1998, “Il carillon delle ombre” è il memoriale doloroso, ironico e labirintico di Coen. Un romanzo sulla memoria, sull’amicizia e sulla fuga del tempo che, muovendo dal contesto musicale della renaissance barocca tedesca e francese, sviluppa, in un ritmo e un’armonia talvolta imprevedibili e disorientanti, le proprie trame narrative. Le riflessioni su una vita rivelano differenti dimensioni dell’affettività, barocca vertiginosa ma anche romantica e preromantica. Autore di questo testo, edito da Pendragon, è Nicola Montenz, filologo classico e musicista, che alterna l’attività di insegnamento e di ricerca - è docente di Cultura classica presso l’Università Cattolica di Milano - a quella concertistica al cembalo e al fortepiano.

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