Allo scoccare della mezzanotte di ieri, sabato, sono state ripristinate le sanzioni dell’ONU contro l’Iran dopo il fallimento dei negoziati sul programma nucleare con i Paesi occidentali. Questi ultimi, Francia, Germania e Regno Unito in particolare, hanno tuttavia immediatamente invitato a riprendere la via della diplomazia.
Dopo il via libera del Consiglio di sicurezza dell’ONU, pesanti sanzioni, che vanno dall’embargo sulle armi alle misure economiche, sono nuovamente in vigore, dieci anni dopo la loro revoca.
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha invitato Teheran ad “accettare discussioni dirette, in buona fede”, chiedendo al contempo a tutti gli Stati di applicare “immediatamente” le sanzioni per esercitare “pressione” sull’Iran. I ministri degli Esteri britannico, francese e tedesco hanno assicurato in un comunicato congiunto che continueranno a cercare “una nuova soluzione diplomatica che garantisca che l’Iran non si doti mai di armi nucleari”. Nel frattempo, hanno invitato Teheran “ad astenersi da qualsiasi azione che possa portare a un’escalation”.

Ripristinate le sanzioni contro l'Iran
Telegiornale 27.09.2025, 12:30
Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), l’Iran è l’unico Paese non dotato di armi nucleari ad arricchire l’uranio ad un livello elevato (60%), vicino alla soglia tecnica del 90% necessaria per la fabbricazione della bomba atomica. Mentre Teheran nega di avere tali ambizioni sul piano militare, ma insiste sul suo diritto al nucleare per scopi civili, in particolare per la produzione di energia elettrica.
Sempre stando alll’AIEA, l’Iran dispone di circa 440 chili di uranio arricchito al 60%, una scorta che, se arricchita al 90%, consentirebbe al Paese di dotarsi di otto-dieci bombe nucleari, secondo gli esperti europei. Ieri, infine, il presidente iraniano Massoud Pezeshkian ha affermato che gli Stati Uniti hanno chiesto all’Iran di consegnare loro “tutto” il suo uranio arricchito in cambio di una proroga di tre mesi della sospensione delle sanzioni, definendo questa richiesta ‘inaccettabile’.
Notiziario 06.00 del 28.09.2025
RSI Info 28.09.2025, 07:20
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