La mattina del 10 settembre del 2010 due aerei, uno di linea partito da Zurigo della compagnia Darwin, e uno militare di addestramento, un Pilatus decollato da Locarno, hanno rischiato una collisione nei cieli di Lugano. Lo si può leggere in un rapporto Airprox (vedi spiegazione sulla destra) di 34 pagine stilato dal Servizio di inchiesta svizzero sugli infortuni SISI.
La dinamica dello sfiorato incidente ("serious incident", come viene descritto nel rapporto)
Il velivolo di linea, in contatto con l’aeroporto di Agno, si trovava a circa un miglio a sud del Monte Ceneri quando ha chiesto di poter attraversare la zona di controllo di Lugano a un’altitudine di 3'500 piedi. Richiesta accordata. Nella fase di atterraggio verso la pista 19, il pilota però ha ricevuto un “Climb resolution advisory" (RA), ossia un messaggio di riprendere subito quota. Identico messaggio è stato inviato a un altro aereo, un Beech 300, che doveva atterrare sulla stessa pista subito dopo (entrambi in un secondo momento sono atterrati senza problemi). Il velivolo militare, che non ha rispettato le distanze di sicurezza, non possedeva invece il dispositivo.
E’ stato calcolato che l’allarme automatico sul volo di linea è scattato 15 secondi prima che i due velivoli di trovavassero nel punto di maggior vicinanza possibile.
Gli errori commessi
L’errore è stato commesso dal Pilatus, l’istruttore e il pilota-allievo non si sono resi conto del pericolo, anche perché non avevano una mappa adeguata a loro disposizione dello spazio aereo civile dell’area luganese. Un errore è stato commesso però anche dalla torre di controllo (che però si trova sotto il controllo di Skyguide) che non è riuscita ad avere una visione di insieme della situazione.
Nel dossier si può anche leggere che l'equipaggio del velivolo militare ha usato apparecchi sbagliati per la preparazione e per il volo stesso. Inoltre, viene sottolineato, che la comunicazione con lo scalo di Agno è stata inefficace ("was not effective").
Red
Le considerazioni di Laurent Savary, portavoce dell’Aviazione militare svizzera
"La prima cosa da sottolineare è che i passeggeri non sono mai stati in pericolo. Grazie a questo rapporto è migliorata la comunicazione fra l’aeroporto di Agno e quello di Locarno. Due sono le misure adottate. La prima riguarda le informazioni da scalo a scalo che in passato venivano fatte solo via fax e ora invece anche via email e telefonicamente. Inoltre, è stato migliorato il briefing di volo: prima di ogni decollo ognuno deve essere a conoscenza della meteo, dei luoghi che saranno sorvolati, dei rischi e delle procedure dello spazio aereo civile".
Cos'è un AIRPROX
In aeronautica un Airprox si riferisce a un incidente senza conseguenze nel corso del quale due velivoli si trovano a una distanza pericolosa. Un Airprox può avvenire sia in volo sia a terra. Fare rapporto su un Airprox alle autorità dell’aviazione civile è obbligatorio e costituisce un elemento importante per la sicurezza aerea. Tutti gli Airprox vengono così analizzati per migliorare le procedure e le formazioni del personale.
Le raccomandazioni
Nel rapporto, le forze aeree militari vengono invitate a una maggiore cura nella preparazioni dei voli di addestramento. Lo scambio di informazioni con Lugano, inoltre, deve avvenire prima del decollo da Locarno.
Condizioni meteorologiche
Il giorno dello sfiorato incidente, si legge nel rapporto, prima delle 8.00 del mattino era una bella giornata. Non vi erano nuvole e la temperatura minima era di 4 gradi, la massima di 14. La visibilità era di conseguenza ottima.
Gallery image - Sfiorata collisione nei cieli di Lugano
Gallery video - Sfiorata collisione nei cieli di Lugano







