L’Iraq è stato mercoledì teatro di violenze che hanno causato la morte di almeno quaranta persone, soprattutto appartenenti al gruppo sciita, che si stavano recando verso la città santa di Kerbala in occasione della celebrazione dell’evento religioso islamico dell' Ashura. Gli attacchi sono avvenuti soprattutto nel nord del paese e a ovest della capitale.
Nella periferia di Baquba, a una sessantina di chilometri da Baghdad, tre attentati hanno ucciso almeno otto persone e altre 28 sono rimaste ferite, secondo quanto annunciato da fonti mediche e di sicurezza. A est della località a maggioranza sunnita di Tikirit, un kamikaze ha fatto esplodere un’auto causando 11 morti, tra cui tre poliziotti. Nella città di Fallujah sono esplose tre bombe che hanno ucciso 4 fedeli e altre violenze attorno alla capitale e nel nord dell’Iraq hanno causato sette morti.
Gli attacchi si moltiplicano
Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli attacchi terroristici nel paese, più di 5'600 persone sono morte dall’inizio dell’anno, tra cui 964 soltanto nel mese di ottobre, il più sanguinoso dal 2008. Oltre ai problemi di sicurezza, per cui il primo ministro sciita Al-Maliki ha chiesto aiuto a Washington, nel paese mancano servizi basilari come l’elettricità e l’acqua potabile.
AFP/GTa