La nevicata di sabato in Ticino ha creato, oltre a disagi al traffico, anche danni, come il pallone del Lido che si è sgonfiato mentre una quarantina di ragazzi si stava allenando e il tetto di una casa in via Calchera, a Capolago, sfondato da un ammasso di neve, come anticipato lunedì mattina da La Regione.
"Salendo la strada interna di casa dal corridoio ho visto un gran casino, vedevo il cielo e ho cominciato a piangere", ha testimoniato ai nostri microfoni Manuela Ricciardelli, proprietaria dell’abitazione teatro dell’incidente. La fortuna ha voluto che non fosse presente nessuno e, quindi, non vi sono stati feriti. “Se fossi stata lì a cucinare, o per esempio con mio nipote di otto mesi, sarebbe potuto succedere il peggio”, ha continuato. Lo shock è ancora vivo, ma ora i proprietari vogliono delle risposte, in quanto, secondo molti testimoni, ad aver provocato l’incidente sarebbe stato uno spazzaneve che stava ripulendo il tratto di A2 proprio sopra l’abitazione.
Un'immagine scattata all'interno dell'abitazione
“Stiamo ancora verificando la dinamica dell’incidente, ma che il danno sia stato causato la servizio di sgombero della neve è quasi certo”, ha affermato Giovanni Simona, capo ufficio dei servizi di manutenzione stradale.
Piscina di Lugano
I lavori di riparazione della struttura sono iniziati lunedì, in seguito al sopralluogo dei tecnici del Comune e della ditta produttrice. Il crollo non è stato immediato, infatti ci sono voluti sette minuti, tempo che ha permesso a tutti i presenti in piscina di cercare riparo negli spogliatoi.
Un'immagine del pallone sgonfiato
Il pallone sarà forse rialzato nella giornata di martedì, ma non si sa ancora la data di riapertura. “Se non ci sono ulteriori danni si può ipotizzare una riapertura nei prossimi giorni, ma se vi sono altri danni la previsione di una riapertura il primo maggio si avvererebbe”, ha dichiarato Roberto Mazza, direttore della divisione Sport della città.
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