Niente da fare, non si terrà nemmeno quest’anno il processo per accertare eventuali responsabilità nella scomparsa degli otto escursionisti travolti dalla frana del Pizzo Cengalo, il 23 agosto del 2017. Il dibattimento, ha confermato lunedì il Tribunale della regione Maloja a Grigioni sera, slitta al 2026.
L’inchiesta si era chiusa nel luglio di un anno fa con il rinvio a giudizio di cinque persone per omicidio colposo. Ricevuto l’atto di accusa, il tribunale con sede a St. Moritz aveva indicato l’ultimo trimestre del 2024 quale orizzonte temporale per l’apertura del processo. Dopo un primo rinvio al 2025, adesso quello all’anno prossimo.
Queste le indicazioni fornite tramite il servizio di comunicazione dei tribunali grigionesi: “Nel frattempo - si legge in una nota ricevuta dalla redazoine nel pomeriggio - si è reso necessario emanare disposizioni ordinatorie ed esperire ulteriore materiale probatorio, di cui parte va ancora esperito; il dibattimento avrà luogo nel 2026”.
Alla sbarra come imputati - lo ricordiamo - compariranno due alti funzionari cantonali dell’Ufficio foreste e pericoli naturali, un consulente esterno del cantone, un collaboratore del Comune di Bregaglia e l’allora sindaca Anna Giacometti. Per tutti loro vale il principio della presunzione di innocenza.