Sabato, con l'eliminazione contro l'Olympic Friborgo in semifinale, si è conclusa la stagione dei Lugano Tigers, la prima con Jean-Marc Jaumin sulla panchina dei bianconeri. Di nazionalità belga, ma di padre francese e madre croata, il 46enne sottolinea che la sua prima scuola cestistica è stata proprio quella della Croazia, paese dove è tornato a 12 anni e dove si allenava "tutti i giorni all'aperto, anche se pioveva, perché la palestra era a disposizione per poco tempo. È stato uno shock culturale, ma è stata pure una lezione di vita".
Dopo un anno vissuto da noi, come valuta Jaumin il movimento rossocrociato? "Non penso che la Svizzera abbia formato Clint Capela o Thabo Sefolosha, loro cestisticamente sono cresciuti in Italia e Francia. Qui si deve investire di più sui giovani, solo così in futuro si potranno vedere una Nazionale ed un campionato di primo livello".
"Peccato che a Lugano manchi una struttura. Con due sessioni di allenamento in una palestra tutta nostra i Tigers potrebbero fare altri grandi passi in avanti"
Jean-Marc Jaumin
"Il mio obiettivo - ha proseguito il coach bianconero - è quello di restare competitivo ai massimi livelli. Allenare la Nazionale belga è il mio sogno più grande, ma attualmente desidero guidare una squadra di club che si batta per vincere il campionato".
Il servizio di Massimo Miccoli con Jean-Marc Jaumin (Rete Uno Sport Magazine 09.05.2016)
RSI Sport 09.05.2016, 18:19
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