dall'inviato a Pechino Federico Fiorito
È la Finlandia la prima finalista dei Giochi Olimpici di Pechino. Grazie al risicato successo per 2-0 sulla tenace Slovacchia, la compagine nordica si è guadagnata il diritto di andare a lottare per la terza volta nella sua storia, dopo gli argenti del 1988 e del 2006, per la medaglia d’oro a cinque cerchi. Per i castigatori della Svizzera si tratta del quinto successo in altrettante partite nel torneo, mentre con l’eliminazione della squadra dell’est esce di scena anche l’ultima formazione costretta a passare dal turno di qualificazione.
Al National Indoor Stadium i due schieramenti hanno dato vita un confronto intenso, di alta qualità e nel quale le occasioni non sono mancate nonostante il risultato calcistico. In vantaggio al 15’58” con Manninen al termine di un’azione insistita sulla porta difesa da Rybar, Hietanen e compagni hanno eretto un fortino davanti a Sateri per quasi tutto il resto del confronto, agendo di rimessa e non riuscendo a sfruttare le occasioni concesse in powerplay, compreso 1’13” in 5 contro 3 durante il secondo periodo.
Trascinati dalla verve del giovanissimo Slafkovsky, gli uomini di Ramsay hanno fatto di tutto per pareggiare i conti, scagliando 28 tiri (a 27) sulla porta avversaria, ma nel momento nel forcing finale con il sesto uomo di movimento hanno dovuto capitolare nuovamente, colpiti da Pesonen che ha così fissato il risultato.